La Rizoartrosi . Come l’ho vissuta e come la sto vivendo…..

La rizoartrosi

Oggi vi voglio parlare della rizoartrosi. Un problema che affligge molte donne e anche uomini, all’articolazione della mano e più precisamente il pollice e polso.

E un problema che affligge anche a me personalmente da 7 anni e che combatto con diversi interventi , ma ahimè con scarsi risultati. Sfortuna o incompetenza dei medici?

Chissà…….

Ma ora guardiamo bene cosa è la rizoartrosi.



E l’artrosi che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale della mano he si trova alla base del pollice. E consiste nella degenerazione della cartilagine articolar procurando lo sfregamento delle due ossa e che porta ad una graduale compromissione del movimento delle ossa interessate e ad un progressivo aumento del dolore, che diventa sempre più forte con l’andare del tempo . E vi garantisco che diventa molto forte.

Diventa impossibile qualsiasi movimento ,senza contare che l’infiammazione poi arriva a prendere i tendini e tutta l’area circostante.

Io ho iniziato dalla mano sx. Quando il dolore e diventato invalidante hanno iniziato a farmi le infiltrazioni di cortisone . In un anno e mezzo ne avrò fatto una quindicina! Non fatele mai! A me hanno rovinato i tendini!

Poi mi sono rivolta a un chirurgo della mano, uno specialista e si parlava del migliore della mia regione .

E da lì inizia il calvario della mano sx.

Si inizia con le infiltrazioni e tutore rigido che già usavo da due anni… Ne ho tanti di tutori sempre in cerca di quello più adatto a me.

Comunque mi fece altre 5 infiltrazioni, ma niente era sempre peggio e quindi unica soluzione era l’intervento. Non sto a raccontarvi tutto perché non basterebbe il mio blog!

Mi propone un nuovo intervento ARTELON. Meno invasivo . Faccio l’intervento con 3 settimane di gesso. Incubo totale Tolto il gesso il pollice sembrava crollato con dolori atroci!

Le parole che sentivo erano bisogna aspettare . E tra cortisone ad alte dosi e altre infiltrazioni passarono altri 6 mesi. Altra lastra , e come dicevo io, l’intervento era andato male. Non era adatto perché la mia artrosi era troppo grave. Altro intervento: questa volta tolgono tutto l’osso con la sicurezza che questa volta sarebbe andato per forza tutto bene. Altro gesso per 3 settimane. Tolgono il gesso ma io da subito avverto dolori e il pollice era diventato a forma di zeta.

Non riuscivo ad afferrare bene le cose. Di nuovo tanto cortisone e altre infiltrazioni di cortisone.

Una cosa che non ho detto e che io per carattere ho sempre il sorriso e difficilmente perdo le staffe e mi lamento.

Questo mio atteggiamento non mi ha mai aiutato perché e difficile credere a una persona che si presenta con il sorriso, con una calma e tranquillità che normalmente le persone che stanno male non hanno. Questo porta i medici a due alternative:

O non ti credono

o ti usano per provare cose nuove.

Comunque torniamo alla mano..

Un anno di dolori atroci , e il risultato? Il tendine non ha tenuto ed è crollato nuovamente tutto. Vi giuro che i dolori erano atroci. Quindi altro intervento e sempre con lo stesso specialista che mi ripeteva di continuo che era la prima volta che succedeva una cosa del genere.

Era gentilissimo e si faceva parlare con tranquillità. Io ero molto stanca e in lui vedevo l’unica mia speranza per poter uscire da quei dolori che ormai non sopportavo più.

Facciamo il terzo intervento . Sono rimasta in sal operatoria dalle 8 alle 13,30. Ha dovuto rimandare tutti gli interventi perché non si aspettava un macello dentro la mia mano. Tendini rotti e poi tutto sotto sopra.

Finito tutto mi dice che questa volta sarebbe andato tutto bene. All’interno mi mise anche una stecchettina d’acciaio per tenere le distanze delle ossa per tutto il periodo del gesso. Altro mese di gesso ma io avevo sempre dolori e pulsazioni di infiammazione.

Tre giorni prima di togliere il gesso accuso un dolore fortissimo all’interno della mano. Stavo per svenire … almeno credo perché si e annebbiata la vista e per un attimo dal dolore ho visto tutto buio. Ero sola a casa e come mi sono ripresa ho pianto tanto. Per la prima volta ho chiamato lo specialista al telefono privato. Ero disperata e dolorante. Pensavo mi facesse andare subito invece niente. Dovevo aspettare e che se muovevo le dita non era successo niente. Passai tre giorni di inferno un dolore pungente atroce. Quando andai e tolsero il gesso dovevano sfilare il filo in acciaio che usci con troppa facilità e purtroppo a metà. Si proprio così il mio dolore e perché il ferro si era rotto e l’altra metà era rimasta all’interno maciullando tutta la carne circostante. Mi disse queste parole. Aveva ragione, domani riapriamo e togliamo il pezzo che e rimasto dentro. Altro intervento

E così siamo arrivati al quarto.

Altro cortisone ecc ecc .

Morale della favola ? Dolori con inutilizzo  della mano. Doveva fare un altro intervento. Non si e fatto più sentire e io non mi farei più toccare da lui. Mi chiedo sarà sfortuna? Incompetenza?

A oggi ho coinvolta anche la mano destra in modo molto serio.

Assumo tutti i giorni antinfiammatori con i rischi che possono dare, ma come faccio a non usare le mani? Ho il terrore , a distanza di tempo e a mente fredda di farmi toccare da qualsiasi specialista. Anche se so che così non posso stare . Ho tutte e due le mani doloranti, infiammate e non riesco a utilizzarle bene.

Non capita a tutti e spero che il mio sia un caso isolato.

Non l’ho vissuta e non la sto vivendo bene. Però sapete una cosa?

Ho sempre il sorriso e ho sempre la serenità che mi aiuta a convivere con i miei problemi.

Per il futuro spero di trovare il coraggio di cercare uno specialista che mi aiuti veramente a risolvere il problema e annulli il dolore che mi chiude lo stomaco ormai da troppo tempo. Non nego che sono un po’ sfiduciosa ma credo di non avere alternative. Penso che la presunzione degli esperti porti a fare più errori, e che in un intervento ci vuole un pizzico di fortuna . Cosa importante è che la calma come paziente che affronta un calvario di questo tipo sia essenziale. Ma non fate come me , combattete sempre e cercate ovunque finché il problema non si risolve.Le mani sono essenziali e devono stare in salute a qualsiasi costo.

Preciso che tutto ciò che ciò che ho scritto riguarda solo ed esclusivamente la mia esperienza personale .

2 Risposte a “La Rizoartrosi . Come l’ho vissuta e come la sto vivendo…..”

  1. La tua forza di volontà e la voglia di vivere…. Di vivere bene ti fanno onore!!!!
    Tanta tanta ammirazione!
    Baci

I commenti sono chiusi.